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di Giuseppe Longo

MALBORGHETTO – Non poteva esserci esordio migliore per Risonanze 2024. A tenere a battesimo questa nuova edizione di “dove la natura è musica” è stata infatti, nel tardo pomeriggio di domenica – ricorrenza della Festa della Repubblica -, la Fvg Orchestra la quale, sotto la direzione di Fabrizio Ruggero, ha presentato un programma bellissimo che ha fatto dimenticare il maltempo. A ospitare il concerto inaugurale è stata la storica Chiesa di Santa Maria della Visitazione e di Sant’Antonio a Malborghetto che, nella giornata, era stata al centro delle celebrazioni per il Corpus Domini e che sorge di fronte all’altrettanto storico Palazzo Veneziano divenuto, soprattutto in questi ultimi anni, una vera e propria fucina di iniziative culturali.

Il direttore artistico della rassegna, Alberto Busettini, si è soffermato sulla valenza conquistata in una manciata di edizioni (siamo alla nona) dalla manifestazione musicale che mette al centro la Foresta di Tarvisio, ai piedi delle Alpi Giulie, con i suoi abeti di risonanza – il cui legno è ricercato dai liutai per la fabbricazione di pregiati strumenti ad arco -, mentre il responsabile della Sinfonica regionale, Claudio Mansutti, riferendosi al programma del concerto ha fatto cenno anche al progetto Interreg Italia-Slovenia dal titolo Potenziare gli impatti e le sinergie del turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini. Progetto che, cominciato un anno fa, si concluderà il 30 novembre prossimo. Una rappresentante della Parrocchia ha, invece, portato il saluto di don Giuseppe Marano che si è detto molto onorato di ospitare un concerto così importante.
Bellissima, come si diceva, la scaletta musicale di “Atmosfere mitteleuropee” che ha visto nei primi due affascinanti brani, appunto del Genio di Pirano (1692-1770) e del suo contemporaneo Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), l’applauditissima esibizione del flautista Massimo Mercelli, l’unico «al mondo – si sottolineava nel programma di sala – che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori» e che «suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche». Infine, la stupenda e coinvolgente Sinfonia numero 5 di Franz Schubert (1797-1828) per sola orchestra.
Insomma, uno splendido avvio con la Fvg Orchestra per questa nuova edizione di “Risonanze” che riempirà di note la Valcanale durante tutto il mese di giugno. «Il festival di musica – ha sottolineato lo stesso maestro Busettini – che porta gli strumenti a suonare dove sono nati, al cospetto degli abeti di risonanza della Val Saisera, eccellenza mondiale. Un’occasione per riscoprire e vivere questo grande patrimonio naturale, andare all’origine del suono, lasciarsi coinvolgere dal dialogo tra strumento e musicista, tra natura e musica, tra liutaio e artista. Tutt’altro che silenziosa, la foresta ne accoglie i suoni e ne ripete le vibrazioni che appartengono alla sua memoria».

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In copertina, il flauto solista di Massimo Mercelli; all’interno, altre immagini del concerto inaugurale con Claudio Mansutti e Alberto Busettini, e la Fvg Orchestra applaudita dal folto pubblico.

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